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Cos'è la Moxa? Origine e curiosità sulla terapia orientale con le iniezioni di fuoco

Aggiornamento: 23 giu 2021



Nel 1997 ho scritto e pubblicato un libro sulla Moxa con le Edizioni Hermes. L'idea nacque dalla mia tesi sulla moxa per la Scuola di Naturopatia Applicata. Decisi di scrivere un manuale semplice a accessibile a tutti, proprio per poter permettere di utilizzare la moxibustione facilmente.

Il termine Moxa deriva dal giapponese Moe Kusa, che significa "Erba che brucia", viene infatti utilizzata un’erba spontanea l’Artemisia Vulgaris, (Assenzio cinese).

La possiamo definire una termoterapia localizzata, poiché consiste nell'applicazione di calore concentrato su punti specifici del corpo.

L’applicazione del calore viene fatta su specifici punti (detti Tubo in giapponese) lungo i meridiani energetici utilizzando i “sigari” o i “coni” di Artemisia. Vi consiglio di utilizzare i sigari, ci sono in commercio anche quelli che fanno poco fumo, qualora l'odore dell'artemisia dovesse risultare fastidioso. I sigari si utilizzano tenendoli ad una certa distanza dalla pelle, e sono quindi più sicuri, bisogna solo fare attenzione alla cenere che si forma e che bisogna di volta in volta eliminare.

Mentre i coni, che si preparano modellando con le dita l'Artemisia essiccata, vengono applicati direttamente sui punti stabiliti, accendendo solo la punta e lasciandoli bruciare finché il calore è sopportabile. Tra i coni e la cute si può porre una fettina di aglio o di zenzero per evitare bruciature. E' preferibile utilizzarli solo quando si è abbastanza esperti. (Ecco alcuni link di siti sui quali è possibile acquistare i sigari di Moxa: http://www.natsabe.it, http://www.ctmy.it, e ancora su Amazon.it)

Un'applicazione della Moxa prevede che ogni punto venga trattato, salvo altre indicazione, per 3 minuti e a giorni


alterni per un totale di 15 trattamenti. Ad ogni seduta trattare massimo 5 tsubo bilateralmente.

Queste sono alcune controindicazioni per l’uso della moxa:

- febbre oltre i 38°

- varici

- ulcere cutanee

- tessuti gonfi di liquido, (in questi casi è opportuno aspettare che si sgonfi la zona, prima di trattare)

- ipertensione

- bambini sotto i sei anni

- persone molto anziane

- in alcuni casi di diabete ed ipoestesia, poiché la scarsa sensibilità cutanea può dare luogo a bruciature.

Per spegnere la moxa si può utilizzare della sabbia o del terreno in modo da soffocare il sigaro inserendolo per almeno 3 cm; oppure si può ricorrere agli spegnimoxa che sono degli appositi contenitori metallici venduti nei negozi specializzati.

Se già conosci i meridiani e gli tsubo, puoi utilizzare la moxa senza problemi su tutti i punti che già utilizzi, con le indicazioni che ho scritto.

Se invece non hai conoscenza dei punti, ti rimando al mio libro, che trovi in vendita anche su questo sito allo shop online.

Ohashiatsu Bari

BARI - Poggiofranco

Tel: +39 338 822 05 33

ohashiatsubari@gmail.com

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